~ Allergie/intolleranze ~

Allergie alimentari

Hai appena ricevuto una diagnosi di allergia alimentare? Non sei solo. Come dietista, sono qui per aiutarti a navigare questa nuova realtà con serenità. Ti guiderò nella scelta degli alimenti sicuri e ti fornirò consigli pratici per bilanciare la tua alimentazione, assicurandoti di ricevere tutti i nutrienti necessari senza compromettere la tua salute. Insieme, trasformeremo questa sfida in un’opportunità per scoprire nuovi sapori e abitudini sane.

Se lo richiedi, ti rilascerò anche il tuo schema alimentare personalizzato dopo la consulenza nutrizionale.

Test di intolleranze alimentari

Come dietista, ti aiuterò a identificare i cibi che potrebbero essere la causa dei tuoi disturbi. Attraverso un percorso personalizzato, analizzeremo la tua alimentazione e utilizzeremo strategie mirate (come la dieta di esclusione) per individuare gli alimenti problematici.

Sospetti di avere un’intolleranza alimentare?

Se pensi di avere intolleranze alimentari, puoi iniziare il protocollo di eliminazione e fare la dieta di esclusione: un’alimentazione finalizzata all’individuazione delle intolleranze alimentari, ripristino della salute intestinale e riduzione dei sintomi fastidiosi.

Se pensi di avere intolleranze alimentari prenota il tuo appuntamento ora.

Domande frequenti

Le allergie alimentari e le intolleranze alimentari sono entrambe reazioni avverse a determinati cibi, ma differiscono per meccanismo e gravità. Le allergie coinvolgono il sistema immunitario che reagisce in modo eccessivo a un alimento specifico, anche in piccole quantità, causando sintomi potenzialmente gravi come prurito, gonfiore, e nei casi più estremi, shock anafilattico. Le intolleranze, invece, non coinvolgono il sistema immunitario e sono legate a difficoltà digestive, come l’incapacità di digerire certi zuccheri. I sintomi dell’intolleranza sono generalmente meno gravi e dipendono dalla quantità di alimento ingerito.

Capire se si è intolleranti al lattosio può essere un processo che coinvolge diversi passaggi. Ecco alcuni test: 

1. Osservazione dei Sintomi

I sintomi dell’intolleranza al lattosio di solito si manifestano entro poche ore dal consumo di prodotti lattiero-caseari e possono includere: Gonfiore addominale, dolore o crampi addominali, diarrea, flatulenza (gas intestinale), nausea.

2. Dieta di esclusione (durata 2-3 settimane)

3. Test del Respiro all’Idrogeno

4. Test di Tolleranza al Lattosio

5. Test Genetico

Se sospetti di essere intollerante al lattosio, il primo passo è monitorare i sintomi dopo il consumo di latticini.

L’allergia o intolleranza all’istamina, spesso chiamata intolleranza all’istamina, è una condizione in cui l’organismo ha difficoltà a metabolizzare l’istamina, una sostanza presente in molti alimenti e prodotta anche dal corpo. Ecco come si può procedere per capire se si è intolleranti all’istamina:

1. Osservazione dei Sintomi

I sintomi dell’intolleranza all’istamina possono essere vari e coinvolgere diversi sistemi del corpo. I sintomi comuni includono:

  • Sintomi cutanei: prurito, orticaria, arrossamento della pelle, gonfiore.
  • Sintomi gastrointestinali: gonfiore addominale, crampi, diarrea, nausea.
  • Sintomi respiratori: congestione nasale, starnuti, difficoltà respiratorie simili all’asma.
  • Sintomi neurologici: mal di testa, emicrania, vertigini.
  • Sintomi cardiovascolari: ipotensione, tachicardia.
  • Sintomi simil-allergici: rossore, occhi che lacrimano, prurito oculare.

Questi sintomi spesso si manifestano dopo il consumo di alimenti ricchi di istamina o che inducono il rilascio di istamina.

2. Dieta di Esclusione e Reintroduzione

Un metodo comune per identificare l’intolleranza all’istamina è seguire una dieta di esclusione, eliminando per alcune settimane alimenti noti per essere ricchi di istamina, come:

  • Alimenti fermentati (formaggi stagionati, yogurt, vino, birra, crauti).
  • Alcuni pesci (tonno, sardine, sgombro).
  • Alcuni vegetali (pomodori, spinaci, melanzane).
  • Salumi e carni lavorate.
  • Alimenti in scatola e pronti.

Se i sintomi migliorano durante questo periodo e ritornano quando si reintroducono questi alimenti, è probabile che l’istamina sia la causa.

3. Test Medici:  Dosaggio delle Diamino Ossidasi (DAO) o il Test di istamina nel plasma

4. Monitoraggio e Gestione Se si conferma l’intolleranza, la gestione della condizione può includere:

  • Seguire una dieta a basso contenuto di istamina.
  • Assumere integratori di DAO (se consigliati).
  • Evitare farmaci che possono inibire la DAO (come alcuni antidepressivi e analgesici).

Capire se si è intolleranti al glutine richiede una combinazione di osservazione dei sintomi, test diagnostici e, in alcuni casi, una dieta di eliminazione. Ecco i passaggi principali:

1. Osservazione dei Sintomi

L’intolleranza al glutine (o sensibilità al glutine non celiaca) può manifestarsi con una varietà di sintomi, tra cui:

  • Sintomi gastrointestinali: gonfiore addominale, diarrea, stitichezza, dolore addominale, gas intestinale.
  • Sintomi neurologici: mal di testa, confusione mentale, stanchezza cronica.
  • Sintomi cutanei: eruzioni cutanee, prurito, dermatiti.
  • Sintomi articolari: dolore o infiammazione alle articolazioni.
  • Sintomi generali: affaticamento, anemia, perdita di peso inspiegabile.

Questi sintomi spesso si manifestano dopo il consumo di alimenti contenenti glutine (pane, pasta, biscotti, birra, ecc.).

2. Consultazione Medica

Se si sospetta un’intolleranza al glutine, il primo passo è consultare un medico. Questo è particolarmente importante perché i sintomi possono sovrapporsi a quelli della celiachia o di altre condizioni, e una diagnosi corretta è fondamentale.

3. Test Diagnostici

  • Test per la celiachia: Il medico potrebbe raccomandare esami del sangue per cercare anticorpi specifici (come l’anticorpo anti-transglutaminasi tissutale o anti-endomisio). Se questi test sono positivi, potrebbe essere necessario eseguire una biopsia intestinale per confermare la diagnosi di celiachia.
  • Test per l’intolleranza al glutine non celiaca: Se i test per la celiachia sono negativi ma i sintomi persistono, il medico potrebbe considerare la possibilità di una sensibilità al glutine non celiaca. Tuttavia, non esistono test specifici per diagnosticare questa condizione, quindi la diagnosi è spesso fatta per esclusione.

4. Dieta di Esclusione e Reintroduzione

Se i test non rivelano celiachia ma si sospetta un’intolleranza al glutine, si potrebbe suggerire di seguire una dieta priva di glutine per un periodo di tempo (solitamente alcune settimane) per vedere se i sintomi migliorano. Successivamente, si può reintrodurre il glutine per verificare se i sintomi ritornano. Questo processo deve essere seguito sotto supervisione professionale per evitare errori.

5. Monitoraggio e Gestione

  • In caso di celiachia: L’unico trattamento efficace è una dieta rigorosamente priva di glutine per tutta la vita.
  • In caso di sensibilità al glutine non celiaca: Potrebbe essere necessario seguire una dieta a basso contenuto di glutine, ma non è necessaria la stessa rigida esclusione come nel caso della celiachia.

6. Altre Considerazioni

È importante non auto-diagnosticarsi e non iniziare una dieta senza glutine prima di consultare un medico, poiché questo potrebbe interferire con i test diagnostici per la celiachia. Inoltre, una dieta senza glutine non adeguatamente bilanciata può portare a carenze nutrizionali.

Se sospetti di essere intollerante al glutine, il passo più importante è consultare un medico per una valutazione accurata e un eventuale percorso diagnostico.

Per poter stilare un piano alimentare personalizzato si deve fare un primo incontro con la dietista, il cui fine è quello di eseguire una completa valutazione del soggetto e ha una durata complessiva di circa 60 minuti, che sono strutturati nei seguenti momenti: 

  • Un’anamnesi alimentare del soggetto, che mira a stimare il suo introito calorico, le sue abitudini alimentari e il suo stile di vita;
  • Un’anamnesi ponderale, ovvero una raccolta di informazione sulla storia del peso del paziente nel corso della sua vita e anche su eventuali approcci dietetici pregressi;
  • Un’anamnesi patologica del paziente, ossia una valutazione sull’eventuale presenza di patologie e un’indagine familiare, al fine di individuare,qualora siano presenti, patologie ereditarie e cercare ove possibile di prevenirle con l’alimentazione;
  • Una valutazione dello stato nutrizionale, attraverso il rilevamento di misure antropometriche quali peso, altezza, circonferenze corporee e del grasso sottocutaneo attraverso plicometria;
  • Stima del metabolismo basale e del fabbisogno energetico giornaliero;
  • Discussione sugli obiettivi che il paziente intende raggiungere e su eventuali indicazioni fornite al fine di impostare un programma alimentare che sia il più possibile sostenibile dal paziente in base alle sue esigenze di vita e lavorative.

Può chiedere il suo appuntamento scrivendo un’email a info@angelica-sagrawa.it oppure telefonare al +393665408497

È consigliabile portare con sé al primo incontro:

  • una copia delle analisi del sangue;
  • referti di diagnosi di patologie, allergie o intolleranze accertate eventualmente presenti. 

Per chi non può reccarsi all’ambulatorio può fare le visite in modalità online. Nella modalità online però è necessario inviare tutti i documenti prima del colloquio: 

  • una copia delle analisi del sangue, possibilmente recenti;
  • referto di diagnosi di patologie accertate eventualmente presenti.
  • La prescrizione medica
  • Il questionario di presentazione pre-compilato

A seguito del primo incontro, ne seguono i controlli (numero e cadenza in base alle necessità personali) finalizzati all’approfondimento di alcune tematiche specifiche, al miglioramento continuo della qualità dell’alimentazione, all’ottimizzazione del percorso in relazione all’attività fisica o al programma di allenamento, alla soluzione di eventuali problematiche che possono insorgere durante il percorso. In particolare si eseguono:

  • Misurazioni antropometriche (peso, altezza, circonferenze corporee, plicometria)
  • Rivalutazione della composizione corporea Bioimpedenziometria
  • Rivalutazione del livello di attività fisica e/o del programma di allenamento
  • Se necessario, rivalutazione degli esami ematochimici
  • Valutazione della compliance/aderenza ai suggerimenti alimentari
  • Rivalutazione dello stato nutrizionale
  • Ricalcolo dei fabbisogni individuali
  • Consolidamento, implementazione o modifica del programma nutrizionale
  • Rivalutazione della necessità di integrazione

Dott.sa Angelica Sagrawa, Dietista
+39 366 540 84 97
info@angelica-sagrawa.it

Nutrizionista a Bolzano: CityClinic, Via Waltraud-Gebert-Deeg 3/g

Nutrizionista a Merano: Casa di Cura Sant’Anna, Via Cavour 58

Nutrizionista a Laives: Ambulatori Medi Life, Via N. Sauro 11